Giunge alla ventiduesima edizione, la giornata di studi sul periodo napoleonico, denominata “5 maggio”. La manifestazione, storicamente e da sempre organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” e dal Centro Studi “Gioacchino e Napoleone”, ha il merito di analizzare ed accendere i riflettori su vari aspetti del periodo storico in argomento. Il nuovo incontro, predisposto dalle due co-associazioni reggine, ha registrato la presenza della ricercatrice toscana Elena Pierotti che ha relazionato sul tema “Bonaparte Agostiniano”. Napoleone non era un senza Dio. Aveva mire espansionistiche Universali, voleva incarnare l’Impero tout court, voleva mettere alla corda il Papato come Istituzione politica. Aveva comunque tradizione, anche familiare, dentro alcune frange cattoliche, che come lui non amavano esageratamente una visione troppo politicizzata del Papato. Napoleone Bonaparte non fu certamente un Santo. Ma era cresciuto in una famiglia Corsa che con il mondo cattolico aveva legami profondi. Questo la storiografia non lo racconta. Queste alcune delle cifre che saranno oggetto di analisi, nel corso della ventiduesima edizione, della giornata di studi sul periodo napoleonico, denominata “5 maggio”, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” e dal Centro Studi “Gioacchino e Napoleone”. La conversazione, organizzata dalle due co-associazioni culturali reggine, sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da lunedì cinque maggio.
A Reggio Calabria la XXII edizione sul periodo napoleonico
