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Il colosso di San Carlo ad Arona (NO)

Il colosso di San Carlo ad Arona (NO)
Pubblicato il 10 Novembre 2015
da fotophoro.
Italia, Piemonte
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Il colosso di San Carlo ad Arona, monumentale statua di epoca barocca, è visibile a grande distanza in tutto il Basso Verbano. Comunemente chiamato “il Sancarlone”, dalla sua posizione si possono ammirare, oltre una buona parte del lago, la rocca di Angera e l’eremo di santa Caterina del Sasso. La statua, costruita per volere del cugino di San Carlo, Federico Borromeo, faceva parte di un complesso che prevedeva un Sacro Monte di 15 cappelle ispirate ad episodi della vita del santo, una Basilica e la gigantesca statua che è tuttora la seconda per altezza nel mondo. Le cappelle non furono mai ultimate perché a noi ne sono pervenute soltanto tre. La statua, alta oltre 23 metri poggia a sua volta su un piedistallo di granito di 12 metri, ha un’anima di muratura e tralicci di ferro, è tutta ricoperta di lastre di rame battute a martello tenute insieme per mezzo di chiodi ribattuti e tiranti in ferro mentre il capo e le mani sono in bronzo. Il disegno lo dobbiamo a Giovanni Battista Crespi detto “il Cerano” che diverrà architetto della fabbrica del Duomo di Milano. Vi lavorarono gli scultori Siro Zanella di Pavia e Bernardo Falconi di Bissone (Lugano). Le lastre furono preparate nelle officine di Milano e da li portate. I lavori iniziarono nel 1614 ma intervennero vicissitudini storiche quali guerre, devastazioni ed epidemie che provocarono la dispersione e la distruzione dei pezzi principali del colosso già lavorati e pronti per il montaggio. Il completamento fu così ritardato fino al 1698. Molti credono che, durante il suo soggiorno ad Arona, la statua sia una delle opere che possono aver ispirato Frederic Auguste Bartholdi nel progetto della statua della libertà che fu donata alla città di New York nel 1886.
Coordinate Geografiche
45° 46’ 13”
08° 32’ 36”
h = 280 m./slm

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