Francesco De Gregori è stato il mattatore musicale di questa 82 edizione della Mostra internazionale d’Arte Cinematografica, ma non sono mancate le colonne sonore che hanno preso spazio sul grande schermo, come ne “Il testamento di Ann Lee”, “Orpheus”, “Duse” e soprattutto “Portobello”, la serie tv per contrassegnare la quale Marco Bellocchio ha scelto una canzone iconica di Ivano Fossati, “Jezhael”, che colpisce al cuore i boomers, così come aveva scelto i Pink Floyd per la colonna sonora del film Buongiorno Notte. Ma quanto conta la musica per un film? Ce lo spiega Filippo Lui, il compositore scelto per aprire la 82° edizione della Biennale Cinema con le sue straordinarie composizioni per il cinema. Il Maestro Lui ha eseguito una fantasia dei suoi migliori brani con la sua orchestra personale. Tra i più noti sono “Tu Es Petrus”, prod.Centro Televisivo Vaticano,“La Moneta” di Davide Cincis, “Lux in Arcana” prod.Centro Televisivo Vaticano,“Bernini racconta Bernini”, di Fabiano Forti Bernini,“Ad Ogni Uomo Basta la Sua Croce” di Giovanni Nodari,“Il Diavolo e l’Acqua Santa” di Giulia Reine,“Sciacalli” di Giovanni Nodari,“Il Giorno che Verrà” di Pellino/Reine, “La Sirena del Bosco” di Claudio Donati, “Quarantena Live” di Giuseppe Aquino. Purtroppo senza il pianoforte azzurro che sarà un po’ la cifra della sua prossima tournée. Attualmente sta lavorando al fantasy di Claudio Donati e Lavinia Desideri “Il Viaggio di Gelasia”.