C’è una Torino sotterranea e misteriosa, chilometri di gallerie che un tempo erano arterie vive della città, rifugi di guerra, di carestia in caso di pericolo.
Dalla cripta della SS. Annunziata e dai sotterranei di Palazzo Madama si accedeva anche alle Grotte Alchemiche, notevoli luoghi di potere all’incrocio di importanti linee telluriche e geomantiche. meta di personaggi del calibro di Nostradamus, Paracelso, Cagliostro e il Conte di Saint Germain.
Apolonnio di Tyana, grande mago e conoscitore dell’arte occulta di preparare talismani, nel 93 d.C. circa, nascose in un luogo segretissimo e inespugnabile (la terza Grotta Alchemica) un potentissimo talismano.
Anche i Savoia conoscevano bene i misteri di Torino e alla loro corte erano sempre benvenuti maghi e celebri alchimisti.
Lo stesso Emanuele Filiberto aveva un laboratorio alchemico nei sotterranei di Palazzo Madama, da cui aveva accesso alle Grotte Alchemiche.
Secondo gli studiosi di esoterismo, il Tempio Segreto e le Grotte Alchemiche esisterebbero ancora oggi e ingressi e passaggi ben nascosti ne consentirebbero tutt’ora l’accesso.
Fonti di dominio pubblico.
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