La giornata ha un significato duplice, perché unisce l’approfondimento sulla figura letteraria del poeta Girolamo Comi alla pratica agricola della rimonda degli ulivi. Connubio all’apparenza inedito, eppure fortemente evocativo di quello che è il patrimonio collettivo, vero, che ha lasciato Comi al Salento. Lui credeva nell’olivo come via di riscatto sociale della popolazione locale. In questo progetto ci ha creduto tanto da investire le sue fortune. Ma quella pianta è stata per lui anche “l’albero” per eccellenza, lo stesso che ha dato il nome alla rivista attorno alla quale ha ruotato il confronto tra i membri dell’Accademia salentina.
Per chi si occupa di cultura e pratica concretamente il ritorno alla terra con metodi naturali Comi è riferimento culturale imprescindibile. La manifestazione prevista per il 30 marzo, in fondo, vuole ritrovare il senso dell’appartenenza di questa figura alle nostre comunità e viceversa, quasi in concomitanza con l’anniversario della morte (3 aprile).
Ad organizzare la manifestazione è un coordinamento di associazioni salentine: Casa delle Agriculture Tullia e Gino, Centro Culturale Ricreativo Sportivo , Tu non conosci il Sud, Arches.
video riprese Monsellato Project