Per 8 ragazzi su 10 non è un fatto grave insultare, ridicolizzare o rivolgere frasi aggressive sui social perché ritengono che le aggressioni verbali non siano equiparabili alla violenza fisica; 7 su 10 dichiarano che gli insulti riguardano l’aspetto fisico, l’abbigliamento, i comportamenti e che la vittima non avrà alcuna conseguenza dagli attacchi; per 7 su 10 non vi è alcun problema nel pubblicare immagini non autorizzate che ritraggono la vittima.
Al via il progetto “Giovani ambasciatori contro il bullismo e il cyberbullismo per un web sicuro” – rivolto agli studenti delle scuole secondarie con l’obiettivo di promuovere maggiore consapevolezza delle problematiche legate all’utilizzo improprio del web. E come? Attraverso attività interattive proprio in classe e saranno proprio i ragazzi ad informare altri studenti