Youreporter
Profilo
Modifica Dashboard Logout
menu
chiudi
  • Home
  • Come funziona
  • Playlist
    • Maltempo
    • Cronaca Italiana
    • Animalia
  • Regioni
    • Abruzzo
    • Basilicata
    • Calabria
    • Campania
    • Emilia-Romagna
    • Friuli-Venezia Giulia
    • Lazio
    • Liguria
    • Lombardia
    • Marche
    • Molise
    • Piemonte
    • Puglia
    • Sardegna
    • Sicilia
    • Toscana
    • Trentino-Alto Adige
    • Umbria
    • Valle d’Aosta
    • Veneto
    • Estero
  • Cronaca
  • Animali
  • Meteo
  • Sport
  • Arte e Cultura
  • Home
  • Come funziona
  • Playlist
    • Maltempo
    • Cronaca Italiana
    • Animalia
  • Regioni
    • Abruzzo
    • Basilicata
    • Calabria
    • Campania
    • Emilia-Romagna
    • Friuli-Venezia Giulia
    • Lazio
    • Liguria
    • Lombardia
    • Marche
    • Molise
    • Piemonte
    • Puglia
    • Sardegna
    • Sicilia
    • Toscana
    • Trentino-Alto Adige
    • Umbria
    • Valle d’Aosta
    • Veneto
    • Estero
  1. Home
  2. Cronaca

ISCHIA: NUOVO NATALE D’INFERNO PER SFOLLATI DI MONTE VEZZI

ISCHIA: NUOVO NATALE D’INFERNO PER SFOLLATI DI MONTE VEZZI
Pubblicato il 28 Dicembre 2015
da Gennaro.Savio.
Italia, Campania
X facebook telegram mail whatsapp

Da quasi dieci anni si aspetta la messa in sicurezza di Monte Vezzi e la costruzione degli alloggi per gli sfollati
A ISCHIA UN NUOVO NATALE D’INFERNO PER GLI SFOLLATI DI MONTE VEZZI, LETTERALMENTE ABBANDONATI NEI CONTAINER DI VIA MICHELE MAZZELLA: CHE VERGOGNA!
Uomini, donne e bambini vivono come in un campo Rom tra l’indifferenza di tutti. Nonostante i solleciti fatti dagli occupanti, il Comune non garantisce un minimo di manutenzione ordinaria. E cosi tra allagamenti, infiltrazioni d’acqua, condizionatori guasti e topacci, in via Michele Mazzella si vive l’ennesimo Natale di abbandono sociale mentre l’amministrazione comunale di Ischia ha inteso investire soldi solo per la sfavillante illuminazione natalizia.
di Gennaro Savio
Scatoloni di metallo tipo roulotte adibiti a case, biancheria stesa sotto una lamiera di ferro e giochi ed oggetti ammassati all’aria aperta per mancanza di spazio. Non siamo nelle favelas del sud America né tantomeno in uno dei tanti campi Rom disseminati nelle periferie delle città italiane ma, incredibile a dirsi, siamo nella rinomata Ischia, in pieno centro cittadino, all’interno dell’area dove, dal lontano aprile del 2006, alcune famiglie sfollate a seguito della tragedia di Monte Vezzi vivono accampate in dei container sistemati in spazi strettissimi. Si tratta di “scatoloni” metallici in cui, soprattutto per anziani e bambini, vivere è un vero e proprio inferno: che vergogna! All’interno dei container per fare le riprese abbiamo fatto fatica a spostarci a causa degli spazi strettissimi che ci sono per la presenza di letti, tavolini, lavatrici, lavandini e cucine. Qui ormai da tempo, nonostante i solleciti fatti dagli occupanti, il Comune non garantisce un minimo di manutenzione ordinaria. E cosi mentre tra allagamenti, infiltrazioni d’acqua, condizionatori guasti e topacci, in via Michele Mazzella si vive l’ennesimo Natale di abbandono sociale, l’Amministrazione Ferrandino in questi giorni ha investito soldi per dotare il paese di una sfavillante illuminazione natalizia: assurdo! “Noi – ci ha dichiarato la signora Carla Lauro con l’amaro in bocca per dover vivere anche quest’anno le festività natalizie coi propri figli in questi scatoloni di metallo – stiamo da dieci anni qua dentro. Mio figlio aveva appena un mese quando siamo venuti qui. Vorrei chiedere al Comune come mai in dieci anni non sia stato possibile trovarci un altro alloggio”. Disperato per dover ancora vivere questa situazione di disagio sociale è Raffaele Migliaccio. “Sono dieci anni che stiamo qui dentro – ci ha detto sconsolato Raffaele – mentre ci avevano detto che ci saremmo rimasti due o tre anni. Io sono caduto malato e denuncerò il Comune per i danni civili e morali perché noi non dobbiamo morire qui dentro. Gli scaldabagni scorrono, l’aria condizionale non funziona, l’impianto elettrico fa scintille ovunque e uno di questi giorni ci troveranno morti qui dentro”. E pensare che in questi container ci sono bambini che non hanno mai vissuto in una casa come l’ultimo figlio di Raffaella Migliaccio preoccupata per i tanti problemi che ci sono all’interno dei container. “La pressione dell’acqua – ci ha spiegato Raffaella – è talmente forte che gli scaldabagni gocciolano mentre i topi si infiltrano nei container attraverso i buchi che si sono formati sulle pareti. Noi vogliamo avere una casa per poter vivere dignitosamente”. Cosa aggiungere. Sono già quasi dieci anni che le Istituzioni del nostro Paese continuano a non trovare una dignitosa soluzione abitativa a queste famiglie nonostante i progetti sbandierati ai quattro venti in modo particolare nel corso delle campagne elettorali. Eppure si tratta di pochissimi nuclei familiari che nel 2006 sono rimasti senza casa ma, nonostante questo, sino a questo momento il problema non è stato risolto dalle Istituzioni competenti e oltre a non essere stati realizzati gli alloggi per gli sfollati, non è stata neppure messa in sicurezza la zona interessata dall’evento franoso: che vergogna! Una vergogna politica e sociale nazionale di cui sono responsabili i rappresentanti dei partiti politici di centro, centrodestra e centrosinistra a tutti i livelli istituzionali sulla cui coscienza pesa come un macigno il degrado sociale a cui da dieci anni a questa parte hanno relegato queste umili famiglie lavoratrici.

Trend

Maltempo in Friuli
20 Luglio 2024
Presentazione opere d'arte rimpatriate dagli Stati Uniti
05 Giugno 2024
Cervo avvistato in pieno centro a Cortina
30 Gennaio 2024

Cronaca

mostra altro
SCANDALOSO. Azienda napoletana fa dormire dipendente in auto in trasferta
22 Dicembre 2025
Bergamo Babbo Bikers 2025
14 Dicembre 2025
ASSURDO. MILANO AUTO SU PISTE CICLABILI
12 Dicembre 2025
’ARTE DELLA PACE - Dialogare si può, si deve
01 Dicembre 2025
  • Come funziona
  • Contatti
  • TERMINI E CONDIZIONI
  • Informativa Privacy e Cookie Policy

Copyright 2025 © RCS Mediagroup S.p.a. Tutti i diritti sono riservati | Data Mining Policy | Per la pubblicità : CAIRORCS MEDIA SpA - Direzione Pubblicità

RCS MediaGroup S.p.A. - Divisione Quotidiani Sede legale: via Angelo Rizzoli, 8 - 20132 Milano | Capitale sociale: Euro 270.000.000,00

Codice Fiscale, Partita I.V.A. e Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n.12086540155 | R.E.A. di Milano: 1524326