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ISCHIA, GIUDICE DA’ RAGIONE AI DIPENDENTI DELL’ALILAURO

ISCHIA, GIUDICE DA’ RAGIONE AI DIPENDENTI DELL’ALILAURO
Pubblicato il 20 Giugno 2015
da Gennaro.Savio.
Italia, Campania
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STORICA SENTENZA OTTENUTA DALL’AVV. MOLINARO: IL GIUDICE DEL LAVORO DA’ RAGIONE AI CINQUE MARINAI DELL’ALILAURO CHE SI ERANO RIFIUTATI DI IDENTIFICARE I PASSEGGERI
di Gennaro Savio
Da anni la compagnia di navigazione “Alilauro” che con gli aliscafi copre la tratta Ischia-Napoli e viceversa, attraverso i suoi dipendenti verifica all’atto dell’imbarco se i passeggeri che hanno acquistato il biglietto ridotto, siano effettivamente residenti sull’isola d’Ischia o meno. Si tratta di un compito conferito ai marinai e che nel tempo ha creato non pochi problemi ai lavoratori del mare i quali, in qualche circostanza, sono stati persino aggrediti, e non solo verbalmente, da alcuni passeggeri infastiditi dalle operazioni di controllo. Cinque marinai che furono sanzionati dalla società per essersi rifiutati di identificare i passeggeri, per chiedere giustizia si sono rivolti al Giudice del Lavoro attraverso gli avvocati Bruno Molinaro e Miriam Petrone i quali sono riusciti, per l’ennesima volta, ad ottenere una sentenza che secondo Molinaro è destinata a fare giurisprudenza in quanto non ha precedenti. Infatti il Giudice Dott. Umberto Lauro ha dato pienamente ragione ai lavoratori in quanto nel Contratto Nazionale del Lavoro non è presente nessuna disposizione che obblighi i marinai in servizio sugli aliscafi a controllare l’identità dei passeggeri. Cosa aggiungere. In un’epoca dove con la controriforma del lavoro voluta dal governo Renzi e la modifica dell’art. 18 con cui sono stati ridimensionati i diritti dei lavoratori italiani tra l’altro sempre più sfruttati e abbrutiti dal progressivo peggioramento delle proprie condizioni economiche e sociali, fa davvero piacere dare notizia che per una volta grazie al certoino lavoro degli avvocati Molinaro e Petrone ad avere torto siano stati i padroni e non i loro dipendenti. Peccato che questo oggi rappresenti l’eccezione e non la regola.

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