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FORIO, SAVIO DENUNCIA PRIVATIZZAZIONE DELLE SPIAGGE LIBERE

FORIO, SAVIO DENUNCIA PRIVATIZZAZIONE DELLE SPIAGGE LIBERE
Pubblicato il 9 Marzo 2015
da Gennaro.Savio.
Italia, Campania
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PRONTO IL “COLPO DI MANO” PER IL QUALE A FORIO DI VERAMENTE LIBERO RIMARRA’ SOLO QUEL CHE RESTA DELL’ARENILE DI CAVA DELL’ISOLA, DOMENICO SAVIO ATTACCA L’AMMINISTRAZIONE DEL DEO: “GIU’ LE MANI DALLE SPIAGGE LIBERE”

Ci saranno servizi privatizzati e a pagamento su tutte le spiagge attualmente libere del paese, che saranno assegnati a privati e che, conoscendo passate e tristi esperienze, la faranno da padrone piazzando ombrelloni, occupando pezzi di spiagge e creando problemi a coloro che non vogliono o non possono usufruire di servizi a pagamento. È una vergogna amministrativa, politica e sociale. La pulizia delle spiagge, la sicurezza della balneazione e i servigi igienici devono essere garantiti dal Comune, mentre eventuali servizi consistenti nella disponibilità di ombrelloni, sedie a sdraio, lettini, bar e ristorazione devono essere assicurati dallo stesso ente pubblico a prezzi popolari accessibili a tutti!

di Domenico Savio*

L’amministrazione di Francesco Del Deo ha preparato un altro colpo di mano contro residenti e turisti, che d’estate si recano sulle spiagge per bagnarsi e prendere il Sole. Ha stabilito nuove “Norme di utilizzazione del litorale marittimo per finalità turistiche e ricreative”, che definiscono spiaggia totalmente libera solo quel che resta della spiaggia libera (SL) di Cava dell’Isola, tutte le altre spiagge attualmente libere diventeranno SPA (Spiaggia Pubblica Attrezzata), da San Montano a Citara, dove il Comune potrà individuare, mediante apposita procedura di appalto, un soggetto affidatario dei servizi minimi e gratuiti da erogare obbligatoriamente, come pulizia, assistenza e salvataggio dei bagnanti e servizi igienici adeguati, anche per i diversamente abili, mentre sarà consentita la presenza di servizi a pagamento, come noleggio di ombrelloni e natanti, sedie a sdraio, lettini, chioschi bar, spogliatoi, docce, eccetera.
Viene indicata come spiaggia libera (SL) quella striscia, interdetta alla balneazione, di 16 metri lineari esistente a San Francesco sotto il promontorio di punta Caruso, mentre quella esistente a Citara sotto Agnone viene persino e totalmente ignorata.
Insomma, conoscendo passate esperienze del genere, anche alla luce di inefficienti servizi di controllo e di sanzioni da parte del Comune, questi affidatari potranno farla da padrone sistemando ombrelloni, occupando parte dell’arenile e creando problemi a residenti e turisti che non intendono o non possono usufruire dei servizi a pagamento. L’ex spiaggia libera alla Chiaia, gestita dall’attuale stabilimento balneare Blumar, rimarrà destinata a spiaggia pubblica attrezzata per disabili (SPAD), dove varranno le stesse condizioni delle spiagge pubbliche attrezzate.
Comunque, come avverranno le procedure di appalto e i soggetti affidatari come saranno individuati, per conoscenza diretta oppure l’Amministrazione comunale pubblicizzerà tali possibilità di lavoro autonomo attraverso la stampa e manifesti affissi nel paese o saranno riservate solo a coloro che avranno la fortuna di venirlo a sapere tramite conoscenza, considerato che nella proposta di Regolamento ciò non è specificato?
Però all’art.5, concessioni demaniali, è scritto “Dalla data di approvazione del presente Regolamento è vietato, fino all’approvazione del Piano di Utilizzazione delle Aree del Demanio Marittimo (PUAD), con finalità turistiche e ricreative, da parte della Regione e del conseguente Piano comunale, il rilascio di nuove concessioni demaniali, finalizzate all’installazione di nuove strutture balneari. Sono fatti salvi i procedimenti afferenti alle nuove istanze, inoltrate prima dell’entrata in vigore del presente Regolamento…” Sino a questo momento non ci risulta che la Cittadinanza sia stata informata di tale scadenza alimentando, così, il legittimo sospetto della solida e vergognosa gestione clientelare della cosa pubblica.
L’art.9 del Regolamento nelle zone di costa bassa con scogliera prevede che il Comune, in alternativa al rilascio della concessione demaniale e mediante apposita procedura di appalto, può consentire l’installazione di pedane e la presenza di servizi riservati principalmente alla balneazione. Dunque, ci risiamo con le pedane, che sottraggono spazi liberi importanti alla collettività e che costituiscono veri obbrobri ambientali.
Intanto oggi martedì 10 marzo 2015 alle ore 10,00 si riuniscono la 1^ e 2^ commissione consiliare permanente, di cui noi facciamo parte, dove l’Amministrazione comunale approverà a maggioranza il Regolamento per la privatizzazione dei servizi balneari su tutte le spiagge attualmente libere del Comune e per l’installazione delle pedane sulle zone di costa bassa con scogliera.
Il gruppo consiliare del Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista da oggi si batterà prima nelle Commissioni consiliari e poi in Consiglio comunale contro l’installazione delle pedane e per la concreta libera fruizione di tutte le attuali spiagge libere del paese prevedendone il loro progressivo ampliamento e affinché la pulizia, l’assistenza e salvataggio dei bagnanti e i servizi igienici adeguati, anche per i diversamente abili, siano garantiti gratuitamente dal Comune mediante le insostenibili imposte che già vengono fatte pagare ai cittadini e la tassa di soggiorno imposta ai turisti..
Forio, 10 marzo 2015.
* Segretario generale e Consigliere comunale di Forio del P.C.I.M-L.

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