DELIBERA BAVAGLIO PER STAMPA E OPPOSIZIONI, IL DIRETTORE DE “IL DISPARI” GAETANO DI MEGLIO SFIDA GLI AMMINISTRATORI DI FORIO LANCIANDO LA CAMPAGNA “MILLE TELECAMERE IN CONSIGLIO COMUNALE CONTRO DEL DEO E REGINE”
di Gennaro Savio
Sull’isola d’Ischia non si placano le polemiche per l’approvazione di un regolamento per le riprese audiovisive delle sedute del Consiglio comunale di Forio in palese contrasto con l’art. 21 della Costituzione, con il Codice deontologico dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti e con deliberati del genere di tanti altri Comuni italiani e con cui si limitano il diritto costituzionale di stampa e quello di cronaca. Infatti mentre l’articolo 21 della Carta costituzionale afferma che la stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure, nel regolamento comunale anziché una semplice comunicazione, si chiede ai giornalisti iscritti all’ordine di presentare apposita autorizzazione a poter effettuare le riprese video e si dettano persino le condizioni per la diffusione delle immagini. La delibera approvata dalla maggioranza consiliare di Francesco Del Deo oltre a penalizzare l’intera categoria dei giornalisti, rappresenta l’ennesimo tentativo di condizionare il lavoro di informazione dell’attività istituzionale del gruppo consiliare del P.C.I.M-L., costituito dal Consigliere comunale di opposizione Domenico Savio, visto che in genere sono le telecamere del suo gruppo politico che seguono i lavori del Civico consesso. In queste ore a prendere nettamente le distanze dalla delibera approvata dall’amministrazione Del Deo è stato il giornalista Gaetano Di Meglio, Direttore del quotidiano “Il Dispari”, il quale davanti alle nostre telecamere ha definito fascista e censore il regolamento voluto da Regine e Del Deo. “Il regolamento approvato dal Consiglio comunale di Forio – ha esordito Di Meglio – è un regolamento fascista e censore e trasforma il Comune di Forio in una periferia della Corea del Nord. E’ davvero ridicolo leggere nel regolamento che il Presidente del Consiglio comunale può decidere di sospendere le registrazioni o di attivarle come se l’informazione dovesse piacere solo al Sindaco e al Presidente del Consiglio comunale. Il regolamento nasce perché a Francesco Del Deo e Michele Regine dava fastidio che Gennaro Savio riprendesse le loro uscite poco felici e montasse alcuni servizi che poi diffondeva su internet e sui social network per conto del gruppo consiliare del PCIM-L. Ovviamente bisogna fare una distinzione. Le opposizioni in Consiglio comunale hanno i loro diritti, ma noi siamo dei giornalisti e i giornalisti non possono stare ai giochetti che deve fare questa parte politica contro quell’altra parte politica e viceversa. Siamo felici – ha aggiunto Gaetano Di Meglio – che il Comune di Forio abbia regolamentato le riprese audiovisive del Consiglio comunale, ma per come è stato fatto il regolamento abbiamo paura che Del Deo e Regine pensano di applicare la censura e i loro metodi della paura e del terrore anche a chi, invece, non è elettore e non ha interessi sui quali loro possono fare pressioni”. Contro il regolamento censore, Gaetano Di Meglio sfida l’amministrazione di Forio lanciando la campagna “mille telecamere in Consiglio comunale contro Del Deo e Regine”. “E’ una delibera che non ci piace – ha sottolineato il Direttore de ‘Il Dispari’ – e noi come giornale non chiederemo mai l’autorizzazione e comunque non rispetteremo quello che ci viene imposto dal regolamento e al prossimo Consiglio comunale ci appelleremo alla sensibilità dei cittadini di Forio affinché in gran numero lanceremo la campagna “mille telecamere contro la censura di Del Deo e Regine” e la manderemo in diretta sui social network come normali cittadini che assistono ad una seduta pubblica e cercheremo di far cambiare questo regolamento che è vergognoso”. Infine Gaetano Di Meglio ha voluto solidarizzare con Domenico Savio, il vero obbiettivo della delibera bavaglio. “Solidarietà a Domenico Savio in Consiglio comunale e al suo Partito con Gennaro ma, soprattutto, la nostra solidarietà va al collega Domenico Savio che per tanti anni ha dimostrato cosa fosse il giornalismo politico sulla nostra Isola”.