A Torino, tra marzo e luglio 2025, un uomo è stato arrestato dalla Polizia di Stato con l’accusa di aver messo a segno sette furti aggravati ai danni di negozi nei quartieri San Donato, San Secondo, Mirafiori e Centro.
L’indagine, condotta dalla Squadra Mobile, si è focalizzata su una serie di “spaccate” notturne: identificati i modelli, gli investigatori hanno esaminato i filmati della videosorveglianza, trovando una corrispondenza tra l’abbigliamento dell’uomo e quello ripreso.
La svolta è arrivata grazie alla Polizia Scientifica, che ha individuato impronte digitali sulle vetrine rotte, compatibili con quelle del sospettato. Questi elementi hanno permesso di contestargli anche altri tre furti simili commessi nel 2023.
Il Tribunale di Torino ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere: il 34enne, senza fissa dimora, è ora in prigione in attesa di sviluppi.
Un caso che dimostra come la combinazione di tecnologie investigative e occhio umano possa fare la differenza nel contrasto alla criminalità urbana.