IL FAVOLOSO MONDO DEI PINK SONIC, PINK FLOYD TRIBUTE BAND. Per Avis Pistoia
di Antonella Pederiva
Inutile negare un’evidenza: chiunque si avvicini al favoloso mondo dei Pink Floyd prende su di sé una responsabilità pazzesca, far rivivere una leggenda, un gruppo che ha segnato la Storia della musica e dell’arte, che, fin dagli esordi, ha saputo creare un canale comunicativo inedito e innovativo e sonorità acustiche in grado di arrivare a sintonizzarsi sul ritmo del cuore. Nessuno come David Gilmour, e prima di lui Syd Barrett, Roger Waters, Nick Mason e Richard Wright, ha saputo creare immagini così suggestive da sembrare quasi irreali, quadri surreali ed astratti fatti di giochi di luce e di proiezioni liquide rarefatte. Aspirare ad imitare lo stile psichedelico e immortale dei Pink Floyd è impresa da folli oppure da innamorati, è addentrarsi in terreni friabili e insidiosi con lo spettro del confronto. Bisogna essere bravi, maledettamente bravi e audaci, bisogna salire sul palco con il rispetto e l’umiltà dei discepoli o con la riverenza e il riguardo dei Pink Sonic, gruppo tribute band, fondato nel 2011 da Francesco “Pavananda” Pavan, estroso e talentuoso artista vicentino, musicista e cantante dotato di notevole carisma e di una voce che ben si adatta alle caratteristiche dei brani del repertorio della band britannica. Un concerto tutto dal vivo, quello di sabato 17 luglio a Pistoia, in occasione della notte rossa dell’Avis, un concerto che ha messo in risalto le peculiarità di ognuno dei componenti, oltre a Francesco, ( chitarra e voce) William Moor (batteria), Michele Lavarda (basso e voce), Gioel Stradiotto (tastiere), Gabriele Andreotti (sassofono), Marco Marinato (chitarra ritmica),Valerie Buckley (voce), Manuela Milanese (voce), Nicole Stella (voce), e che ha fatto pulsare le vene rock del pubblico presente.