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Pellaro. La città di Reggio deve vivere non in acque inquinate da fogne

Pellaro. La città di Reggio deve vivere non in acque inquinate da fogne
Pubblicato il 18 Marzo 2022
da vincenzo.
Italia, Calabria
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Nell’ambito dell’attività svolta da questa associazione a tutela del patrimonio paesaggistico e dell’ambiente salubre, lo scorso 13 marzo abbiamo individuato uno scarico fognario sulla spiaggia di Pellaro, esattamente a ridosso del lungomare Paolo Latella di fronte allo stadio comunale “Giuseppe Attilio Iaria”.
Invero da un vetusto canalone in cemento armato che si diparte dalla base del muro di sostegno del lungomare volutamente predisposto, con copertura in cemento armato in gran parte demolita scaricano direttamente nel mare le acque fognarie non depurate. Nel canalone fognario oltre allo scorrere dei liquami è visibile materiale maleodorante, tra cui una copiosa quantità di carta igienica e quant’altro. Vergogna. Il caratteristico e inconfondibile odore fognario si percepisce a distanza.
Colpisce che lo scarico tra l’altro ricadente in una località molto frequentata sia d’estate che d’inverno è passato inosservato sebbene si tratti di uno scarico la cui origine risale alla notte dei tempi, come certifica la vetustà e il degrado della struttura fognaria in trattazione
Si chiede di eliminare con immediatezza lo scarico illegale a mare compreso il canalone di cui sopra secondo legge e convogliare i liquami fognari all’impianto di depurazione di via Fiumarella latistante all’omonimo torrente che dopo averli depurati li dovrà smaltire secondo legge, ovvero con adeguata condotta sottomarina di allontanamento delle acque depurate ai sensi di quanto previsto dall’art 23 della legge della regione Calabria 3 ottobre 1997 nr. 10 e ss.mm.ii.

Vincenzo CREA
Referente unico dell’ANCADIC
e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”

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