Non osavo crederci, dalla memoria è subito riemersa la vicenda storica di Mussolini, in visita nei vari reparti di volo, al quale facevano vedere molti più aerei di quelli realmente a disposizione spostandoli da una parte a un’altra.
Non osavo crederci, prelevare dai canili privati cani in età avanzata, sradicandoli da quello che oramai era il loro habitat. Non serve essere veterinari (anche se in tutte le esperienze precedenti ho avuto conferma dai veterinari ASL di questa certezza) per capire che un cane anziano non deve essere spostato da quella che considera “casa sua”.
Non osavo crederci che le mail inviate al Sindaco, alle onorevoli Crinnà e Brambilla (che si definiscono animaliste) non hanno mai ricevuto risposta.
Non osavo crederci che fosse così difficile reperire informazioni su quanto sia costata la struttura che avete visto nel breve video e, considerando che il livello delle pensioni private era alto, capire dove fosse la convenienza economica di questa operazione.
Non osavo credere che per inaugurare un canile si dovessero prelevare “cani immagine” per non tenerlo vuoto.
Non osavo credere che Livorno fosse caduta così in basso.
Non osavo credere cha a Livorno nessuna testata abbia un giornalista che abbia voluto far luce sulla vicenda o dar voce a chi reputava questa soluzione incomprensibile (non tanto di far convogliare i nuovi randagi, legittimo, ma di dover sradicare i cani con poca aspettativa di vita dai canili livornesi)
Che un’Amministrazione PD (adesso) e M5S (prima) non abbia dimostrato sensibilità e trasparenza almeno verso chi chiedeva chiarimenti, come il sottoscritto, invece ci credo benissimo