Stiamo vivendo una condizione di grande dramma sanitario, sociale ed economico, senza precedenti. Così inizia una nota di Carmela Sciarrota, presidente di Radici Sezione Cariati. Ma il Covid19 – continua – ha ucciso a migliaia i portatori di memoria, i depositari di un epoca che rappresentano le radici di un popolo: i nostri anziani. Con essi muore una fetta della nostra storia dell’eredità di tradizioni cultura, vissuto di cui saremo sempre orfani. Le nostre Radici sono state divelte dalla furia di un virus, ma soprattutto dalla realtà di una sanità pericolosamente legata a decisioni e soluzioni locali e di parte. Noi di Radici siamo a fianco di tutte le categorie che lottano in questa battaglia difficile, medici, infermieri, personale ospedaliero, associazioni, e crediamo fermamente nella necessità di attivare i presidi ospedalieri sciaguratamente e ingiustamente chiusi per un’idea di razionalizzazione e risparmio che non è stata né razionale per l’erogazione della salute né economica, per gli sprechi che ancora si perpetuano incessanti. Siamo uniti a tutti coloro che da tempo invocano la riapertura del nostro ospedale, vero fiore all’occhiello di una comunità. Ribadiamo la vicinanza a tutte le associazioni, gruppi e tutti quelli che gridano la rabbia per un torto subito, da una intera popolazione Siamo convinti che ora piu che mai è il momento di pretendere la riapertura del nostro ospedale, in questo momento, dove vengono realizzati, dal nulla presidi su aree impensabili, riaperti ospedali dismessi, utilizzati ospedali militari, il nostro, che vanta una capienza e una tenuta eccellente, merita di essere utilizzato in questa emergenza. Certo non ci sogneremmo di chiedere la realizzazione di rianimazioni e terapie intensive, ma la nostra struttura è già, con piccoli interventi di pochi giorni, adatto al trattamento di quelle fasi della infezione che non necessitano di elaborate risoluzioni.
Cariati: Covid 19 Salviamo le nostre Radici.
