Ciò che l’arte suggerisce ad ognuno è certamente una questione soggettiva. Ognuno capisce e percepisce vissuti che sono intrinsecamente personali, esperienze proprie e di nessun altro. Che cos’è in fondo il bello se non la trasposizione della propria anima in qualcun altro, in qualcos’altro? L’anima di Adriano Piotto è tutta nei suoi quadri. Un’esplosione di colori sapientemente distribuiti, seguendo linee e traiettorie a formare immagini di forte impatto emotivo che catturano lo sguardo e introducono in uno spazio sensoriale che diventa espressione del sentimento di chi guarda. Vasi, fiori, frutta, nature morte ma vive, colline, città, laghi, campi sterminati di lavanda. Composizioni che diventano dialoghi. La Galleria d’Arte Moderna, già chiesa di S. Lucia, a Thiene, comune della provincia di Vicenza, nel Veneto, nella settimana che va dal 28 settembre al 7 ottobre, si inonda di luce e di straordinari effetti cromatici, si fa mondo magico di fantasia e riflessione. Il pittore veglia le sue tele, accoglie, offre il suo talento alla vista dello spettatore, si fa dono e mezzo per esaltare la bellezza; nel mondo frenetico della conquista del tempo, invita alla calma dell’osservazione, invoglia a fermarsi e a soffermarsi, a farsi permeare dalle emozioni. E’ tutto in questo il segreto del Maestro, comporre e trasmettere, aprire finestre e porte all’immaginazione, farci accedere in noi stessi, indurre percezioni.
ADRIANO PIOTTO E L’ARTE DI COMPORRE EMOZIONI “COMPOSIZIONI”, A THIENE LA NUOVA PERSONALE DEL MAESTRO di Antonella Pederiva.
