Turchia, Paese estero 17 aprile 2017

Turchia, Erdogan vince di poco ma è sempre più il Sultano

I «Sì» al referendum costituzionale turco si fermano al 51,2%, ma l’opposizione denuncia brogli. Il 37% delle schede sarebbe stato contestato. Il presidente Erdogan, che ha voluto la svolta presidenzialista, ha chiesto che gli alleati rispettino il voto e ha annunciato che proporrà la reintroduzione della pena di morte.
Alle urne si sono recati 55 milioni di turchi e hanno deciso di dare più potere al presidente, approvando la modifica di 18 articoli. Con la nuova Costituzione Erdogan ha il potere di governare per decreto: la figura del primo ministro viene abolita e il presidente nomina il governo, gli alti comandi militari, i rettori delle università, il capo del servizio di sicurezza, alcuni alti funzionari e magistrati, i giudici della Corte Costituzionale. Non ci sarà più una vera divisione tra il potere esecutivo, legislativo e giudiziario. Il Parlamento avrà un ruolo secondario e non potrà più votare mozioni di sfiducia. Troppi poteri in mano a un uomo solo, Erdogan, che ha già dimostrato di sapere fin troppo il pugno di ferro contro le libertà. Con la nuova Costituzione Erdogna, inoltre, potrebbe rimanere al potere fino al 2029.