Imperia (Liguria) 01 marzo 2017

Degrado anche in fondo al mare: reti perse e corallo rosso

La nostra associazione raccoglie un gruppo di pescatori professionisti dediti alla pesca del corallo. Osservazioni con registrazione video georeferenziate di nostra acquisizione, hanno evidenziato il grave degrado di tutto il substrato coralligeno, derivante sia dalla pesca del corallo protrattasi nei decenni passati con l’uso del famigerato “ingegno”, che dagli strumenti tradizionalmente utilizzati per la pesca di aragoste e pesci, reti e nasse spesso perse ed abbandonate sul fondo.
L’uso del Rov a fondali elevati ( 80/140 m) ci ha permesso di acquisire dati per oltre un decennio, oltre il 90 % delle formazioni rocciose sono interessate da rifiuti di ogni genere, in particolare attrezzi da pesca dismessi.