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Villa Celimontana – Come arrivare L’ingresso è presso la Piazza della Navicella (via della Navicella, 12. Si percorre il vialetto interno fino ad arrivare alla palazzina della Societa’ Geografica. Noi ci troviamo nei prati a sinistra guardando la palazzina), vicino alla chiesa di Santa Maria in Domnica, dove c’e’ la fontana a forma di barca e vicino all’ospedale del Celio, dove c’e’ un ampio parcheggio. Potete andare alla Villa Celimontana con i mezzi pubblici : Bus: 81 • 673, in transito su Via della Navicella; Bus: 118 • 160 • 714, in transito su Via delle Terme di Caracalla. Potete anche andare alla piazza della Navicella a piedi a partire della stazione di metro B Colosseo o, con un percorso leggermente piu’ lungo dalla stazione metro A di Manzoni o san Giovanni.
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VIDEO DELLE LEZIONI A VILLA CELIMONTANA http://www.youtube.com/watch?v=YOPB_5NoKyI http://www.youtube.com/watch?v=oXBwMk2P_Ps
IL TAICHI CHUAN E
IL QI GONG
IL TAICHI E IL QI GONG SONO SISTEMI DI TECNICHE NATE DALL’INCONTRO TRA LE ARTI MARZIALI E LA MEDICINA TRADIZIONALE CINESE.
Benefici
Il TaiChi può essere praticato a tutte le età e per tutta la vita. Attraverso la pratica di questa disciplina si raggiunge il rilassamento mentale e si favorisce la concentrazione. Altri benefici consistono nell’eliminazione dello stress, miglioramento della mobilità articolare (i tendini si allungano e si distendono), aumento della profondità della respirazione con una conseguente ossigenazione del corpo in maniera ottimale, prevenzione di molte malattie aumentando la resistenza e la forza del corpo, prevenzione dell’osteoporosi, aiuto ad alleviare i dolori causati da problemi alla schiena e alle spalle. Inoltre è un forte aiuto psicologico per persone fortemente introverse producendo una graduale apertura ed estroversione verso il mondo circostante e gli altri. Per la medicina cinese, le malattie si sviluppano a causa di blocchi nei tragitti di circolazione dei meridiani. Come l’agopuntura, il TaiChi, con i suoi movimenti morbidi e armoniosi, contribuisce a rendere più flessibili le articolazioni, eliminando blocchi cronici e a rendendo più scorrevole e libero il flusso energetico. Insieme ad una dieta, ai massaggi e all’agopuntura, il TaiChi e il Qi gong integrano l’insieme di tecniche offerte oggi dalla medicina cinese per salvaguardare il benessere psicofisico. Negli ultimi tempi la cultura Orientale ha cercato di migliorare i risultati ottenuti combinando queste antiche tradizioni con la medicina classica Occidentale; allo stesso tempo, in Occidente, i centri olistici e di benessere e salute hanno incorporato tecniche della medicina cinese tradizionale, tra cui il TaiChi e il Qi gong, per offrire alle persone soluzioni efficaci nella guarigione o nel miglioramento delle patologie. In parole semplici, il TaiChi è costituito da una ginnastica profonda, sana e terapeutica che conserva la salute e favorisce notevolmente l’assetto psicofisico di ognuno. Per ottenere questi benefici bisogna applicare bene quello che insegnano i maestri: “avere disciplina, perseveranza e pazienza“, cioè praticare questa disciplina con costanza. Gli effetti benefici di queste tecniche sui diversi sistemi e parti del corpo possono essere schematizzati in questo modo:
Sistema nervoso
“Concentrare al massimo l’attenzione per un conseguente benessere del sistema nervoso”
E’ noto che il sistema nervoso dirige e controlla i vari organi del corpo. Per mezzo di reazioni condizionate e spontanee, l’uomo si adatta a qualsiasi situazione, nonché al cambio di ambiente.Per praticare le tecniche del TaiChi e del Qi gong è necessario aumentare la capacità di concentrazione e non utilizzare la forza fisica per ottenere un buon allenamento, e perciò un buon funzionamento delle cellule del sistema nervoso. Il lavoro rilassato e il risveglio dell’attenzione del sistema nervoso fa si che il cervello abbia una buona influenza e un ottimo controllo sul resto dell’organismo.Per questo motivo, con il TaiChi e il Qi gong si avrà una sensazione di pienezza interiore e di benessere in tutto il corpo che produrrà, insieme alla non sottovalutabile attività fisica, un miglioramento della circolazione sanguigna e una maggior facilità nell’impostare una corretta respirazione
Sistema cardiovascolare
“L’aria come sinonimo di benessere”
La pratica di queste Arti dimostra che l’introduzione e l’espulsione di una maggior quantità di aria, e quindi di ossigeno, in ogni ciclo respiratorio favorisce il cambio di pressione all’interno del torace; in tal modo la circolazione coronaria è più libera ed efficace; risulta aumentata la capacità e l’elasticità dei capillari e si rinforza il processo di ossigenazione e riduzione di anidride carbonica nel corpo. Cosi’ migliora la nutrizione e il funzionamento del muscolo cardiaco prevenendo l’arteriosclerosi e le diverse malattie cardiache e cardiovascolari.
Il sistema respiratorio
“La respirazione è la nostra fonte di vita e vitalità”
Il possesso di una buona tecnica respiratoria non ha come unico obbiettivo il controllo e il dominio del ritmo e della frequenza del respiro, ma anche il conseguimento di un grande carico energetico per l’organismo. La tecnica del Tai Chi esige una respirazione dolce, lenta ma molto profonda, con l’attenzione concentrata sul fatto che l’aria arrivi alla parte più bassa dei polmoni.Le contrazioni i il rilassamento del diaframma e dei muscoli addominali, oltre ad esercitare un vero e proprio massaggio sugli organi interni contenuti nell’addome, assicurano una circolazione ottimale favorendo i processi di digestione e una corretta attività intestinale.Tornando alla parte respiratoria, l’utilizzo dei polmoni in maniera completa e totale è il modo migliore per mantenerli sani e forti, evitando che si verifichino affezioni premature.L’aumento della capacità respiratoria, ossia la quantità di aria introdotta nell’organismo, migliora la funzionalità polmonare nell’ossigenazione del sangue e di conseguenza nell’ossigenazione dei tessuti e degli organi, che da un lato porta ad un rinforzamento degli stessi, e dall’altro porta alla diminuzione dell’affaticamento e il miglioramento della fisiologia organica. Quando si eseguono gli esercizi fisici, si esercita un importante drenaggio delle vie respiratorie che ha effetti estremamente positivi nei soggetti affetti da stato di insufficienza respiratoria cronica, bronchiti croniche, catarro e allergie nasali.
Il Metabolismo
“Miglioriamo la nostra vecchiaia”
Molte malattie che si sviluppano in età avanzata sono legate alla riduzione di attività e rallentamento del metabolismo.Per esempio l’arteriosclerosi è causata da una difficoltà nel processo di ossidazione cellulare e dall’aumento di lipidi e colesterolo non smaltiti dall’organismo.L’esercizio del TaiChi e del Qi gong contribuisce al miglioramento del metabolismo.
L’energia
L’energia che fluisce all’interno del nostro corpo e ci mantiene vivi, ha origine da ciò che gli orientali chiamano Tan Tian, un punto situato a circa 3 cm. sotto l’ombelico. Questo è il punto in cui si trova il centro vitale che permette di realizzare qualsiasi movimento senza l’impiego di una forza fisica eccessiva e senza provocare alcun tipo di tensione contribuendo col tempo a far si che ogni gesto e azione quotidiani vengano realizzati in modo estremamente naturale, e facendo anche sì che non si sviluppino forme di dolore dovute ad una postura sbagliata o ad un brusco movimento delle articolazioni. Nel TaiChi si apprendono movimenti estremamente dolci, calibrati e lenti che, uniti ad un forte flusso di energia, portano ad un equilibrio totale del corpo. Questa tecnica Orientale è un’arma ideale per recuperare la salute, un metodo di “agopuntura naturale” e un’arte marziale di difesa non-competitiva. In definitiva un complesso sentimento di totalità. Per imparare ad utilizzare l’energia, non è necessario utilizzare la forza. E’ invece importante ripetere ogni singolo movimento fino a farlo proprio. L’attenzione concentrata sul Chi (l’energia), è una caratteristica che identifica il TaiChi e il Qi gong, e che li differenzia da altri tipi di esercizi.
Il Tai Chi come strumento di prevenzione e cura.
Il TaiChi e il Qi gong hanno una grande importanza anche per quanto riguarda la prevenzione e la cura delle malattie. Grazie all’eliminazione dello stress, permettono di controllare tutte le patologie da esso causate. Questo dimostra l’importanza del Tai Chi, che a differenza delle altre ginnastiche …
Riunifica tutta l’energia che abitualmente viene dispersa o mal gestita Il primo effetto è una sensazione di benessere in tutto il corpo, i muscoli lavorano senza alcuna forma di irrigidimento, producendo una vera decontrazione muscolare che permette la scomparsa della tensione nervosa, favorendo il funzionamento ottimale degli organi e delle ghiandole
Aumenta e procura una respirazione profonda e addominale che costituisce il funzionamento di una buona funzionalità organica La rotazione continuata e ripetuta del bacino e della schiena, produce una notevole elasticità dei muscoli addominali e un massaggio benefico e curativo alla zona gastrica, basso intestinale, ecc.; tale massaggio apporta un miglioramento dei processi nutritivi prevenendo la comparsa di ulcere.
Tonifica il cuore e regolarizza il suo ritmo,
migliorando la circolazione del sangue, la pressione arteriosa alta, malattie cardiache, tubercolosi polmonare, reumatismi articolari, anemia, obesità e altre affezioni, specialmente croniche.
E’ molto indicato per prevenire e allontanare sia i dolori lombari che qualsiasi altra patologia della colonna vertebrale,
la quale si rinforza e diventa più flessibile con la pratica costante e attenta di queste tecniche.
Stimola l’autostima e la sicurezza di sè Dona un carattere stabile ai praticanti, dando una serena energia grazie alla quale i problemi quotidiani vengono affrontati con una totale lucidità e rilassatezza.
Le caratteristiche di ginnastica dolce le rendono praticabili a tutte le eta’ e tutti ne possono trarre vantaggio.
Tai Chi: la ricetta per invecchiare bene
Scritto da Roberta Ragni
Creato 05 Aprile 2012
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Tai Chi e anziani – Un’arte marziale cinese, nata come tecnica di combattimento e oggi conosciuta come ginnastica e come tecnica di medicina preventiva, potrebbe migliorare la salute del cuore degli anziani: è il Tai Chi, o taijiquan, tecnica legata al movimento fisico e a una profonda filosofia di vita che affonda i suoi contenuti in antichissime teorie come quella del Bagua, dell’Yi Jing, ovvero dell’eterna alleanza degli opposti e, più in generale, del Taoismo.
La lista delle sue implicazioni positive sulla salute si allunga sempre di più e oggi scopriamo, grazie a uno studio pubblicato sull’European Journal of Preventive Cardiology e promosso dall’Hong Kong Polytechnic University , che il Tai Chi, che consiste principalmente nell’esecuzione di una serie di movimenti lenti e circolari che ricordano una danza silenziosa, ma che in realtà mimano la lotta con un opponente immaginario, è un vero e proprio toccasana per la salute degli anziani dopo i 60 anni, quando il corpo comincia a mostrare i segni di indebolimento.
I ricercatori hanno analizzato 69 soggetti anziani, tenendoli sotto osservazione, tra cui 29 praticavano Tai Chi da almeno 3 anni per almeno un’ora e mezza alla settimana . I risultati hanno mostrato che questi soggetti risultavano più in salute in quasi tutte le osservazioni emodinamiche, tra cui la pressione arteriosa, la resistenza vascolare e la pressione del polso. Un miglioramento significativo e’ stato registrato, inoltre, in merito alla conformità delle arterie grandi e piccole (dal 40-44 per cento in piu’) e alla forza muscolare, in particolare del ginocchio. Insomma, erano più tonici e in salute rispetto a coloro che non lo avevano mai praticato.
William Tsang, principale autore dell’indagine, ha spiegato che “questo è il primo studio che esamina i possibili effetti del Tai Chi sulla compliance arteriosa, confrontando i praticanti anziani Tai Chi con i coetanei non praticanti. Riteniamo che il miglioramento provocato dagli esercizi dipenda dalla combinazione di allenamento aerobico, stretching, concentrazione mentale e meditazione promossa dai movimenti tipici del Tai Chi. Un ulteriore vantaggio che favorisce l a promozione della disciplina tra gli anziani – ha concluso – è che può essere praticata in qualsiasi momento e ovunque, senza vincoli di apparecchiature o palestre” .
Un’ulteriore conferma, insomma, della validità della “ricetta” che gli antichi cinesi ci hanno tramandato grazie a questa disciplina che agisce sulla totalità della persona, nella sua armonica fusione di corpo e spirito, per raggiungere un benessere completo, coinvolgendo muscoli, polmoni, cuore e mente.
Roberta Ragni
Il Tai Chi contro i problemi di cuore e l’insufficienza cardiaca
Scritto da Verdiana Amorosi
Creato 28 Aprile 2011
Sembrerà strano, ma esercitarsi con il Tai-Chi, la disciplina che si può praticare anche nei parchi in questo periodo e molto diffusa negli Stati Uniti, fa bene alla salute di tutti. Anchedei malati cardiaci. E se si effettua l’allenamento con regolarità, un’ora per due voltealla settimana, gli effetti di questa attività evidenziano grandi benefici per la salutedell’uomo.
A rivelarlo è uno studio pubblicato su Archives of Internal Medicine dai ricercatori americani dell’Harvard Medical School di Boston, in cui emergono tutti gli effetti positivi di questa disciplina orientale, che invita al movimento ma allo stesso tempo anche alla riflessione.
La ricerca è stata effettuata su 100 soggetti con insufficienza cardiaca sistolica, chesono stati suddivisi in due gruppi distinti per essere poi monitorati attentamente perben tre anni, dal 2005 al 2008. Il primo gruppo, composto da 50 pazienti, aveva il compito di svolgere un’ora di Tai Chi due volte a settimana per tre mesi. L’altro è stato invece escluso da questa attività.
Risultato? Alla fine dei tre mesi, in seguito ad un controllo dello stato di salute dei pazientidei due gruppi, è emerso che la qualità della vita di chi aveva praticato il Tai Chi era migliorata nettamente: i pazienti mostravano una migliore forma fisica e mentale ed evidenziavano una maggiore fiducia nell’eseguire sia gli esercizi fisici che le quotidiane attività di routine.
“I pazienti con insufficienza cardiaca sistolica cronica sono sempre stati consideratitroppo fragili per poter praticare esercizi fisici – hanno detto gli autori dello studio-. Il Tai Chi, invece, risulta sicuro, e può aiutarli a svolgere le attività quotidiane e amigliorare la qualità della vita e l’umore”.
Che voi abbiate un’insufficienza cardiaca o meno, che ne dite di un po’ di Tai Chi nel parco? Non è un caso che da molti questa pratica è stata definita la “meditazione che incontra il movimento”.
Verdiana Amorosi
Tai Chi: chi lo pratica si mantiene piu’ giovane
Scritto da Francesca Biagioli
Creato 30 Maggio 2014
Il Tai Chi come tante altre discipline e pratiche di origine orientale, offre molti benefici sia a livello fisico che psicologico. Ora una nuova ricerca ha scoperto che l’antica arte marziale cinese è molto utile anche a rallentare il processo dell’invecchiamento agendo come una sorta di trattamento anti-age direttamente sulle cellule.
Ad arrivare a questa conclusione sono stati i ricercatori del China Medical University Hospital di Taichung (a Taiwan) che hanno visto pubblicata la loro ricerca su Cell Transplantation. Il team di scienziati ha voluto analizzare l’effetto del Tai Chi e della camminata a passo veloce sulla longevità attraverso l’utilizzo di un campione di giovani al di sotto dei 25 anni divisi in 3 gruppi: il primo praticava il Tai Chi (TCC), il secondo la camminata a passo veloce (BW) e il terzo non faceva nessun esercizio particolare (NEH).
Al termine dell’esperimento, dopo un anno, attraverso delle analisi specifiche si è visto che il gruppo di giovani che praticava Tai Chi, aveva un incremento delle cellule 34 (o CD34 ), cellule staminali particolarmente importanti, in grado di sostenere diverse funzioni del nostro corpo in modo da aiutarlo a mantenersi giovane. Inoltre, come ha dichiarato Shinn-Zong Lin, autore principale dello studio: “E’ possibile che il Tai Chi possa promuovere la vasodilatazione e aumentare il flusso di sangue”.
Il campione di persone che hanno partecipato allo studio è stato scelto appositamente così giovane per evitare che i risultati potessero essere falsati da altri fattori relativi alla persona come assunzione di farmaci, malattie croniche, ecc. Inoltre perchè gli organismi giovani hanno maggiore velocità di rinnovo cellulare.
“Considerando che la corsa veloce può richiedere uno spazio più ampio o più strumenti, il Tai Chi sembra essere una scelta più facile e più conveniente di esercitazione anti-invecchiamento” ha dichiarato Lin.
Francesca Biagioli
Tai Chi per il cuore degli anziani
https://www.wellme.it/benessere/laltra-medicina/4324-tai-chi-per-il-cuore-degli-anziani
l mondo accademico torna ad occuparsi della disciplina orientale del tai chi, donando nuovo lustro ad una pratica diffusa, ma di cui non si conoscono ancora tutti i benefici.
Il Tai Chi, infatti, non è solo un toccasana per la mente e per la forma fisica e la lista delle sue implicazioni positive sulla salute si allunga sempre di più.
Sapevamo già che può aiutare ad abbassare i livelli glicemici nei malati di diabete, in particolare quello di tipo 2, che può avere effetti molto positivi anche su coloro che soffrono di depressione, che è straordinariamente efficace per la prevenzione delle cadute delle persone anziane e che migliora la qualità della vita delle persone che soffrono di insufficienza cardiaca cronica.
E proprio del legame tra thai chi e benessere del cuore degli anziani si è occupata una ricerca dell’Hong Kong Polytechnic University, pubblicata sull’European Journal of Preventive Cardiology, che coinvolto 65 soggetti anziani: 29 reclutati da una palestra di Tai Chi che avevano praticato gli esercizi per almeno un’ora e mezza alla settimana per tre anni, e 36 persone senza alcuna esperienza di Tai Chi.
Ebbene, i soggetti che praticavano Tai Chi erano più in salute in quasi tutte le osservazioni emodinamiche, tra cui la pressione arteriosa, la resistenza vascolare e la pressione del polso. Inoltre, si è registrato un miglioramento anche per quanto riguarda la conformità delle arterie grandi e piccole (dal 40-44% in più) e alla forza muscolare, in particolare del ginocchio.
William Tsang, principale autore dell’indagine, ha dichiarato: “Riteniamo che il miglioramento provocato dagli esercizi dipenda dalla combinazione di allenamento aerobico, stretching, concentrazione mentale e meditazione promossa dai movimenti tipici del Tai Chi. Un ulteriore vantaggio che favorisce la promozione della disciplina tra gli anziani – ha concluso – è che può essere praticata in qualsiasi momento e ovunque, senza vincoli di apparecchiature o palestre“.
Un’ulteriore conferma della validità della “ricetta” che i popoli antichi ci hanno tramandato. Se i latini dicevano “mens sana in corpore sano”, i cinesi erano altrettanto consci della necessità di agire sulla totalità della persona, nella sua armonica fusione di corpo e spirito, per raggiungere un benessere completo.
SITO GOOGLE – https://sites.google.com/site/romataijiquan/home VIDEO TAI CHI SU YOU TUBE: IL CANALE DI MARCELLOTAICHI http://www.youtube.com/user/marcellotaichi?feature=mhum Facebook: Marcello Taichi — Taijiquan e Qi Gong a Roma : https://www.facebook.com/taijiquanroma
Parkinson: il Tai Chi aiuta a mantenere l’equilibrio
Il Tai Chi potrebbe essere una valido aiuto nel trattamento del morbo di Parkinson. I suoi movimenti lenti e controllati, infatti, possono contrastare i disturbi dell’equilibrio tipici delle persone affette dalla malattia, e i miglioramenti durano almeno tre mesi.
Lo rivela uno studio condotto da Li Fuzhong, docente del Research Institute Oregon di Eugene negli Stati Uniti.
L’autrice ha analizzato 195 anziani divisi in due gruppi: uno è stato sottoposto ad esercizi di Tai Chi progettati per migliorare l’equilibrio centrale del corpo durante gli spostamenti e allenare la forza e la resistenza; l’altro è stato sottoposto ad esercizi di stretching.
Dopo 24 settimane di corso, il primo gruppo ha migliorato le sue prestazioni, mentre il secondo ha evidenziato un calo della propria condizione motoria. Tre mesi dopo il test, nel gruppo allenato col Tai Chi persistevano alcuni tra i benefici ottenuti, come una maggiore percezione dell’equilibrio e una minore incidenza di cadute.
L’antica arte marziale cinese – oggi sempre più conosciuta come ginnastica e tecnica di medicina preventiva – si è rivelata dunque un valido aiuto nel migliorare la difficoltà a muovere i piedi e a stare in piedi.
“E’ bene chiarire che non stiamo andando a sbarazzarci dei sintomi – spiega la Fuzhong –. Il Tai Chi non è una droga né una cura, ma può aiutare ad alleviare le difficoltà, a rallentare la progressione della malattia e a diminuire l’incidenza delle cadute negli anziani. Il nostro studio lo dimostra”.
Fabrizio Giona
Tai-chi, un valido aiuto per chi soffre di scompensi cardiaci
Dettagli
Il mondo accademico torna ad occuparsi della disciplina orientale del tai chi, donando nuovo lustro ad una pratica diffusa, ma di cui non si conosco ancora tutti i benefici. Il Tai Chi, infatti, non è solo un toccasana per la mente e per la forma fisica e la lista delle sue implicazioni positive sulla salute si allunga sempre di più.
Sapevamo già che può aiutare ad abbassare i livelli glicemici nei malati di diabete, in particolare quello di tipo 2, che può avere effetti molto positivi anche su coloro che soffrono di depressione, che è straordinariamente efficace per la prevenzione delle cadute delle persone anziane e che migliora la qualità della vita delle persone che soffrono di insufficienza cardiaca cronica.
E proprio del legame tra tai chi e benessere del cuore si è occupata una ricerca del Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston che ha analizzato gli effetti del tai chi su pazienti con scompensi cardiaci.
100 pazienti, tutti con scompenso cardiaco, sono stati suddivisi in due gruppi: il primo è stato sottoposto a lezioni di tai-chi della durata di un’ora, due volte alla settimana per 3 mesi; l’altro gruppo ha seguito, invece, lezioni di educazione alla salute condotte sempre della durata di un’ora e ripetute due volte alla settimana per tre mesi.
Alla fine dell’esperimento gli scienziati hanno scoperto che coloro che avevano praticato il tai-chi avevano potuto giovare di un grosso miglioramento della qualità della vita, dell’umore e della fiducia nelle proprie capacità di svolgere esercizi o attività fisica in generale.
Innescando una reazione positiva, tutto ciò, si era tramutato in una maggiore propensione all’impegno e allo sforzo fisico, validi antidoti alla pigrizia, che può peggiorare le condizioni dei malati di scompensi cardiaci che necessitano, invece, di movimento, seppur controllato.
La responsabile della ricerca Gloria Yeh spiega, infatti, che “in passato i pazienti con scompenso sono sempre stati considerati troppo fragili per qualsiasi tipo di esercizio fisico: fino agli inizi degli anni ’90 la prescrizione di astenersi da qualsiasi attività era comune. In realtà oggi sappiamo che non è così e abbiamo deciso di mettere alla prova il tai-chi perché si tratta di un’attività “dolce”, un esercizio “meditativo” che non dovrebbe comportare sforzi eccessivi ma al contempo potrebbe essere vantaggioso per impedire la totale immobilità dei pazienti, che innesca un circolo vizioso peggiorando ulteriormente le capacità di movimento”.
Un’ulteriore conferma della validità della “ricetta” antica che i popoli antichi ci hanno tramandato. Se i latini dicevano “mens sana in corpore sano”, i cinesi erano altrettanto consci della necessità di agire sulla totalità della persona, nella sua armonica fusione di corpo e spirito, per raggiungere un benessere completo.
Roberta Ragni
Tai Chi: dalla Cina un aiuto per chi soffre di insufficienza cardiaca cronica
Dalla Cina con furore: una delle arti marziali più antiche d’Oriente, il tai chi, accorre in aiuto di chi soffre di cuore.
Ebbene sì, vi avevamo già parlato di come questa pratica che unisce meditazione e movimento potesse essere utile nella cura del diabete e della depressione, o nella prevenzione delle cadute nelle persone anziane. Ora una nuova ricerca condotta dall’Harvard Medical School e pubblicata su Archives of Internal Medicine, dimostra che il thai chi migliora la qualità della vita delle persone che soffrono di insufficienza cardiaca cronica.
Lo studio, guidato dalla dottoressa Gloria Y. Yeh, è stato condotto su 100 soggetti affetti da questa patologia, esaminati dal 2005 al 2008 e suddivisi in due gruppi. Il primo ha svolto un’ora di Tai Chi due volte a settimana per tre mesi, mentre il secondo ha seguito solo una formazione teorica. Al termine dell’esperimento è emerso che i pazienti che avevano praticato l’arte marziale cinese rispondevano meglio alle terapie proposte e riuscivano a svolgere con maggiore sicurezza le attività quotidiane.
A questo tipo di pazienti è solitamente vietato ogni genere di attività fisica; il thai chi invece, conclude la dottoressa Yeh, “possiede una modalità multi-componente formativa mente-corpo che è sicura e ha buoni tassi di adesione, può fornire un valore aggiunto nel migliorare l’esercizio quotidiano, la qualità della vita, auto-efficacia e l’umore nei fragili, debilitati pazienti con insufficienza cardiaca sistolica“.
Questa malattia provoca infatti affaticamenti, nausee e gonfiori, tutti fattori che portano spesso alla depressione per l’impossibilità di vivere la quotidianità in maniera normale.
Due ore di tai chi alla settimana, coadiuvate dalle giuste terapie e da uno stile di vita sano e regolare, possono però aiutare i pazienti a riconquistare la fiducia in se stessi, praticando una disciplina che non comporta rischi di stress o movimenti bruschi e improvvisi.
Eleonora Cresci
Tai chi: un aiuto per gli anziani contro le cadute
In un periodo nel quale l’attenzione al benessere diventa un mito, i metodi e le tecniche di rilassamento e di cura del corpo si moltiplicano, colorandosi anche di un fascino esotico, l’interesse per il thai chi è destinato ad aumentare.
Questa antichissima arte marziale cinese, sintesi tra meditazione in movimento e sistema di lotta, ha tuttavia i requisiti giusti per meritare tanta attenzione. E’ una disciplina completa, dagli effetti terapeutici provati anche scientificamente.
Abbiamo già visto che diversi studi hanno dimostrato le proprietà benefiche di questa arte marziale nella cura del diabete e della depressione. Ora una nuova ricerca condotta dalle Società Geriatriche della Gran Bretagna e degli Stati Uniti dimostra che la pratica di questa arte marziale è straordinariamente efficace per la prevenzione delle cadute delle persone anziane. Lo studio è pubblicato sul Journal of the American Geriatrics Society.
Attraverso i suoi movimenti lenti, dolci e consapevoli, uniti a tecniche di respirazione, il thai chi consente di raggiungere l’armonia e il corretto equilibrio tra corpo e mente. La parola chiave è proprio equilibrio: è questo infatti a garantire anche la stabilità e la coordinazione dei movimenti evitando le cadute che, come ricorda Mary Tinetti, che ha partecipato alla ricerca “al pari delle malattie cardiocircolatorie, sono il principale problema di salute per gli anziani, ma con una corretta serie di esercizi possono essere ridotte del 55%”.
Naturalmente la pratica di questa disciplina deve essere associata ad altri sistemi di prevenzione, quali l’assunzione di vitamina D, in grado di rinforzare le ossa, e l’abbandono del consumo di sonniferi ed antidepressivi che attenuano la prontezza di riflessi e riducono le capacità di coordinazione. Se il thai chi è stato riconosciuto un valido strumento terapeutico anche nella cura della depressione, si presenta allora come un valido alleato nel combattere gli stati di calo dell’umore che spesso possono colpire gli anziani.
Lo studio costituisce un’ulteriore prova della necessità di agire sulla totalità della persona, nella sua armonica fusione di corpo e spirito, per raggiungere un benessere completo.
Francesca Di Giorgio
Tai Chi, la cura per diabete e depressione
Una disciplina antica basata sul respiro che sta riscoprendo i consensi scientifici anche dal mondo accademico.
Se due ricerche parallele sono una buona garanzia, la terza dà la certezza assoluta. Vi avevamo già detto che l’Università della Florida e la Chungnam National University avevano dimostrato che la pratica del tai Chi ha effetti benefici sul diabete, in quanto consente di abbassare la glicemia.
Ebbene la terza conferma viene dai ricercatori australiani, dell’University of Queensland di Brisbane St Lucia. Nato come sistema di autodifesa, il Tai Chi si è trasformato nel corso dei secoli in una raffinata forma di esercizio per la salute ed il benessere. Attraverso questa arte si impara a tranquillizzare la mente, a muovere il corpo in modo rilassato e consapevole, a calmare il respiro. E gli effetti positivi si estendono a tutto l’organismo, fino a determinare, appunto, un abbassamento dei valori della glicemia, nelle persone affette da diabete mellito.
I ricercatori hanno sottoposto alcuni pazienti a un programma terapeutico, della durata di tre mesi, incentrato sulla pratica del tai Chi. Al termine di questo periodo, il girovita dei partecipanti allo studio si era ridotto di circa il 4%, l’ipertensione era scesa del 9% ed il livello di glucosio del 6%. Risultati estremamente confortanti, dunque. Ma non è tutto.
Scopo ultimo del tai Chi è stimolare il libero fluire dell’energia vitale, ristabilendo, in tal modo, armonia ed equilibrio tra corpo, mente e spirito. Non sono soltanto parole, non è la semplice enunciazione di una filosofia per attrarre pubblico. I ricercatori dell’University of Queensland hanno infatti rilevato che questa arte ha effetti molto positivi anche su coloro che soffrono di depressione: la pratica del tai Chi per tre mesi, infatti, portava ad una riduzione della percentuale di individui affetti da sindrome depressiva dal 60% al 20%.
Dati significativi, dunque: vale sicuramente la pena di approfondire questo filone, soprattutto se tra le possibilità per alleviare patologie serie come diabete e depressione, rientra un esercizio fisico per di più molto leggero, che esclude quindi l’assunzione massiccia di farmaci.
Francesca Di Giorgio
Tai Chi: e l’arte marziale ti cura il diabete
Arriva dalla Cina un nuovo metodo per sconfiggere il diabete. O meglio: nuovo mica tanto, visto che si parla dell’arte marziale del Tai Chi, che di anni sul groppone ne ha un bel po’.
E allora, cosa c’entra il tai Chi col diabete, in particolare quello di tipo 2? Ce lo dice uno studio condotto dai ricercatori dell’Università della Florida e della coreana Chungnam National University e pubblicato sul Journal of Alternative and Complementary Medicine.
Nei casi di diabete di tipo 2, il Tai Chi, che consiste nell’eseguire una serie di movimenti lenti e circolari simili a una danza silenziosa, sarebbe in grado di far abbassare la glicemia.
Lo studio è durato sei mesi e ha visto coinvolti diversi adulti coreani diabetici. A metà dei partecipanti è stato fatto praticare il Tai Chi per due giorni a settimana in una struttura specifica sotto la supervisione di un istruttore e per altri tre giorni di prove a casa propria, mentre l’altro gruppo non ha eseguito alcun esercizio.
Al termine del programma, nei partecipanti che avevano fatto tai Chi si è riscontrata una notevole riduzione del livello glicemico a digiuno. In più, queste persone hanno imparato a gestire meglio la malattia e a vivere con più energia e vitalità. Le condizioni dell’altro gruppo, invece, sono rimaste invariate.
Così, secondo i ricercatori, il Tai Chi dà gli stessi benefici degli esercizi aerobici sul controllo del diabete, ma “la differenza è che il Tai Chi è un tipo di esercizio a basso impatto, il che significa che è meno stressante per ossa, articolazioni e muscoli che non un’intensa attività fisica”.
Germana Carillo