Roma (Lazio) 02 dicembre 2018

MARCO MANZO , L’APOTEOSI DEL TATUAGGIO IN MOSTRA AL COMPLESSO DEL VITTORIANO DI ROMA

DI SILVANA LAZZARINO E A CURA DI VITTORIO BERTOLACCINI
Il tatuaggio diventa una forma artistica riconosciuta con MARCO MANZO che ha fatto si che questa tecnica incisoria sul corpo fosse degna di considerazione istituzionale pari alle arti cosiddette maggiori. Grazie a lui il tatuaggio ha fatto il suo ingresso nei musei di arte contemporanea e nelle loro collezioni permanenti, segnando una ulteriore tappa nel percorso della storia dell’arte. A questo tatuatore, visual artist, scultore, incisore e designer di fama internazionale è dedicata la mostra a Roma al Complesso del Vittoriano-Ala Brasini aperta dal 6 dicembre. Patrocinata dalla Regione Lazio e da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita Culturale, l’esposizione che celebra l’apoteosi del tatuaggio ripercorre l’iter artistico di Manzo che è riuscito a fondere insieme le modalità di espressione più variegate e a creare un personale e riconoscibile linguaggio, Tatuaggi, sculture tatuate in bronzo, alluminio, ceramica, marmo, arte digitale e video arte, lastre e fotografie, e ancora installazioni interattive e performance durante le quali il pubblico potrà interagire con le opere d’arte, restituiscono una “mostra vivente”. Diversi i prestiti di Musei di Arte Contemporanea tra cui: il Museo LIMEN di Vibo Valentia, la Fondazione Logudoro Meilogu Museo d’arte Contemporanea FLM di Banari. A vario titolo le sue opere hanno fatto ingresso presso il Maxxi e il MACRO di Roma, la Gagosian Gallery di New York ed alcuni dei più celebri musei di arte contemporanea internazionali come il MOMA di New York. Con questa mostra organizzata da Gruppo Arthemisia, il tatuaggio viene confermato quale arte contemporanea del XXI secolo che con Marco Manzo raggiunge i suoi massimi livelli.

Silvana Lazzarino