„Aspetti socio-economici dell’eversione del feudalesimo durante il decennio francese” è il titolo della nuova conferenza, organizzata dal Circolo Culturale „L’Agorà” e dal Centro studi „Gioacchino e Napoleone” che si terrà venerdì 4 maggio (18,30) ed avrà luogo presso la saletta conferenze della Chiesa di San Giorgio al Corso (ingresso via Giudecca – inizio tapis roulant) di Reggio Calabria. Il tema affrontato dal sodalizio culturale reggino, rientra nel palinsesto dedicato agli studi napoleonici, denominato „5 maggio”, giunto alla sedicesima edizione. Il “Decennio francese” , così denominato dallo storico calabrese Umberto Caldora, fu quel periodo storico che vide dal 1806 due re francesi che si succedettero sul trono del Regno di Napoli. Il primo fu Giuseppe Bonaparte, fratello maggiore di Napoleone che regnò fino al 1808 quando poi andò in Spagna: gli seguì suo cognato, per l’appunto Gioacchino Murat, che regnò fino al 1815. Durante tale arco di tempo (1806-1815) il Mezzogiorno ebbe ad assestarsi sugli indirizzi indicati dall’amministrazione napoleonica che a seguito di quelle riforme liberò il Mezzogiorno dalle vecchie strutture feudali. Quelle linee programmatiche aprirono una nuova era legate agli ideali di uno stato moderno ed almeno relativamente egalitario, scaturito dagli ideali della Rivoluzione francese. All’incontro parteciperà in qualità di relatore lo studioso di materie economiche Andrea Guerriero.
XVI edizione giornate di studi napoleoniche
Pubblicato in Arte e Cultura |