Viterbo (Lazio) 30 aprile 2015

Maggioranza compatta sul consuntivo 2014

Approvato il rendiconto della gestione per l’esercizio finanziario anno 2014. Maggioranza compatta sul provvedimento che ha certificato l’equilibrio di bilancio e la conseguente solidità dell’Università Agraria di Tarquinia. Il provvedimento approvato nel consiglio del 28 aprile permetterà di avviare la procedura per il rimborso della quota parte IMU in favore degli utenti dell’Università Agraria, pagata con la corrisposta 2014. Nella prossima giunta saranno varate le linee guida per la predisposizione dell’istanza di rimborso: un impegno che ci eravamo presi e che la maggioranza ha inteso rispettare. Fondamentale in questo senso l’esenzione IMU, riconosciuta alle proprietà collettive con provvedimento del Parlamento, che di fatto permette all’Ente di operare in controtendenza, riducendo pressione e oneri verso gli agricoltori utenti. In via generale nonostante le difficoltà, i ritardati pagamenti e il clima complessivo di crisi economica, l’Università Agraria raggiunge l’equilibrio di bilancio con un avanzo di amministrazione di poco superiore ai trenta mila euro. Una gestione attenta alla spesa senza, di fatto, ridurre i servizi e la presenza nella comunità. I numeri certificati naturalmente dal collegio dei revisori del conto, tacitano definitivamente anche chi fa illazioni o polemica sul ruolo che l’Ente ha assunto nella nostra città. Giusto segnalare anche come le nuove norme sulla finanza pubblica nate per i Comuni, si siano dimostrate inattuabili a realtà specifiche come le Università Agrarie. Realtà peraltro non citate nella norma che le introduce. Il confronto con gli altri enti gestori di proprietà collettive ci induce ora a un chiarimento mediante apposite richieste di parere agli organi competenti. Ancora una volta la dubbia natura giuridica dell’Università Agraria apre a difficoltà interpretative che ne limitano le possibilità di crescita e sviluppo e la allontanano sempre più dalla possibilità di attuare, seppur per analogia, le medesime norme create per i Comuni.